La sua filosofia è “sovvertire” il suo territorio. La sua idea è mescolare dentro lo stesso menù, anche dentro lo stesso piatto, ingredienti e tecniche di diverse origini. Lo chef chiama la contaminazione di queste diverse tradizioni “cucina torinese contemporanea” pur proponendo i piatti classici piemontesi.
Classe 1973, toscano: promessa mantenuta dell’alta cucina italiana. Al suo ristorante "Ora d’Aria" esprime al meglio il suo spirito curioso, cosmopolita ed innovativo, forte di una radicata tradizione fatta di cultura, famiglia, territorio che ha il coraggio di rivelarsi nella magia dei sapori che rimandano all'infanzia ma carichi di una straordinaria contemporaneità.
È Direttore delle Iniziative Speciali de Il Cucchiaio d’Argento. Già in forza presso la Casa Editrice in posizioni direttive in settori del tutto differenti dall’enogastronomia, ha maturato negli anni una lunga e positiva esperienza nel settore, scrivendo recensioni, descrivendo degustazioni, annotando esperienze e racconti di viaggio.